Informazioni sul lattosio e l'ipolattasia

Il lattosio, di cui si parla molto in questi ultimi anni, è uno zucchero identificato come il possibile responsabile di una "cattiva digestione" del latte. Il lattosio è l’unico zucchero del latte: ogni molecola di lattosio è composta da un duetto formato da glucosio e dal galattosio e, il latte di mucca ne contiene 5g/100ml.
I suoi ruoli, all’interno del nostro organismo, sono molteplici: è innanzitutto una sorgente di energia ma contribuisce anche al corretto assorbimento del calcio presente nel latte, così come al buono sviluppo neuro sensoriale del neonato.
Difatti il galattosio, derivato dalla digestione del lattosio, è un componente importante della struttura cerebrale del neonato: questo perché il latte materno, o il latte infantile, è l’unico alimento durante i primi 5 mesi di vita.
Il lattosio contribuisce anche al buono sviluppo dei batteri della flora intestinale, importanti per la qualità del transito intestinale e del sistema di difese immunitarie.
Per svolgere tutti queste funzioni il lattosio deve essere digerito, nell’intestino tenue, da un enzima prodotto dalla mucosa intestinale: la lattasi. Questa scinde il lattosio in altre due molecole chiamate glucosio e galattosio che, passando attraverso il sangue, si diffonde in tutto l’organismo.
Questa lattasi è attiva al 100% nel lattante, vitale per il suo sviluppo, mentre con il passare dell’età la sua efficacia va a diminuire.
Si parla allora di ipolattasia: è molto frequente nei paesi dell’Asia e dell'Africa e meno nei paesi Nordici, perché tradizionalmente grandi consumatori di latte. In media, si considera che può riguardare circa il 70% della popolazione mondiale.
Questa ipolattasia non è tuttavia sinonimo di intolleranza al lattosio: si stima difatti che solamente tra il 10 e il 20% delle persone affette da questo deficit sono intolleranti al lattosio. La maggior parte della popolazione digerisce bene il latte: anche se in presenza di una carenza di lattasi, dovuta al passare degli anni, molti degli adulti digeriscono bene una tazza di latte.
Alcune cifre:
L’Ipolattasia colpisce circa il 70% della popolazione mondiale e più precisamente solo il 3% della popolazione nel Nord Europa, contro l’80 - 90% della popolazione in Africa.
Circa il 10% della popolazione adulta sarebbe dunque realmente ed obiettivamente intollerante al lattosio. In realtà molte persone si lamentano di digerire male il latte per altre ragioni rispetto all'intolleranza al lattosio, come un intestino irritabile. Anche se il lattosio non è la causa dei fastidi intestinali di alcune persone, può essere tuttavia interessante, per queste, consumare un latte privo di lattosio, così da facilitare la digestione.
I suoi ruoli, all’interno del nostro organismo, sono molteplici: è innanzitutto una sorgente di energia ma contribuisce anche al corretto assorbimento del calcio presente nel latte, così come al buono sviluppo neuro sensoriale del neonato.
Difatti il galattosio, derivato dalla digestione del lattosio, è un componente importante della struttura cerebrale del neonato: questo perché il latte materno, o il latte infantile, è l’unico alimento durante i primi 5 mesi di vita.
Il lattosio contribuisce anche al buono sviluppo dei batteri della flora intestinale, importanti per la qualità del transito intestinale e del sistema di difese immunitarie.
Per svolgere tutti queste funzioni il lattosio deve essere digerito, nell’intestino tenue, da un enzima prodotto dalla mucosa intestinale: la lattasi. Questa scinde il lattosio in altre due molecole chiamate glucosio e galattosio che, passando attraverso il sangue, si diffonde in tutto l’organismo.
Questa lattasi è attiva al 100% nel lattante, vitale per il suo sviluppo, mentre con il passare dell’età la sua efficacia va a diminuire.
Si parla allora di ipolattasia: è molto frequente nei paesi dell’Asia e dell'Africa e meno nei paesi Nordici, perché tradizionalmente grandi consumatori di latte. In media, si considera che può riguardare circa il 70% della popolazione mondiale.
Questa ipolattasia non è tuttavia sinonimo di intolleranza al lattosio: si stima difatti che solamente tra il 10 e il 20% delle persone affette da questo deficit sono intolleranti al lattosio. La maggior parte della popolazione digerisce bene il latte: anche se in presenza di una carenza di lattasi, dovuta al passare degli anni, molti degli adulti digeriscono bene una tazza di latte.
Alcune cifre:
L’Ipolattasia colpisce circa il 70% della popolazione mondiale e più precisamente solo il 3% della popolazione nel Nord Europa, contro l’80 - 90% della popolazione in Africa.
Circa il 10% della popolazione adulta sarebbe dunque realmente ed obiettivamente intollerante al lattosio. In realtà molte persone si lamentano di digerire male il latte per altre ragioni rispetto all'intolleranza al lattosio, come un intestino irritabile. Anche se il lattosio non è la causa dei fastidi intestinali di alcune persone, può essere tuttavia interessante, per queste, consumare un latte privo di lattosio, così da facilitare la digestione.